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Da Ifex Red Global
Guerre e guerre di parole
Con oltre 125 giornalisti palestinesi uccisi dal 7 ottobre, questo bilancio senza precedenti ha spinto la comunità internazionale a fare di più per proteggere i giornalisti a Gaza. Il 16 febbraio 2024, Reporter senza frontiere (RSF) e la Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ) hanno lanciato un appello alla comunità internazionale affinché faccia pressione su Israele per porre fine al massacro e "per far vivere il giornalismo a Gaza".
L'appello chiede anche l'apertura del valico di frontiera di Rafah per consentire l'ingresso dei media internazionali e una via di evacuazione per i giornalisti palestinesi. Ola Al Zaanoun, corrispondente di RSF a Gaza e sfollata con la forza dalla sua casa a Gaza City, ha potuto finalmente partire con la sua famiglia dopo mesi di copertura della guerra.
La storia di Al Zaanoun è esemplificativa dello sconcertante tributo che la situazione ha avuto sui giornalisti di Gaza, che continuano a essere l'unica fonte di notizie in assenza di media internazionali. A partire dallo sfollamento forzato e dalla salvaguardia delle loro famiglie di fronte agli attacchi israeliani e alla campagna per la fame, i giornalisti palestinesi si trovano ad affrontare condizioni senza precedenti, mentre hanno la responsabilità di essere l'unica finestra del mondo sulla realtà del territorio.
Journalist Anas Al-Sharif sheds light on the dire starvation situation in northern Gaza, where thousands of civilians are unable to access food and water. Since the beginning of the war, Israel has weaponized this deprivation against Palestinians in Gaza.@AnasAlSharif0 pic.twitter.com/sEjNzzANvx
— Quds News Network (@QudsNen) February 21, 2024