Perché GIA?

22.02.2024

Perché l'Associazione GIA

Un'Associazione fondata da giornalisti, e tutti coloro che operano nel mondo dell'informazione, della comunicazione e dell'editoria tecnica o specializzata, appartenenti o no a altre organizzazioni o ordini. 

Utilizziamo anche in accordo con etica e obiettività gli strumenti del giornalismo per proteggere coloro che sono impegnati in atti di giornalismo. La nostra credibilità poggia su una base di accuratezza, trasparenza, equità, responsabilità e indipendenza, oltre alle affermazioni personali. 

La trasparenza, appoggio, istruzione e sicurezza dei giornalisti e comunicatori è la nostra massima priorità.

Crediamo che la libertà di espressione sia il fondamento di tutti gli altri diritti umani. Le violazioni della libertà di stampa si verificano spesso in un contesto più ampio, che comprende la discriminazione e l'oppressione basate su convinzioni politiche, razza, etnia, religione, identità di genere, orientamento sessuale e posizione socio-economica. Come sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, ogni persona ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, indipendentemente dalla sua nazionalità o identità. L'accesso a informazioni indipendenti consente a tutti di prendere decisioni e di chiedere conto ai potenti.

La GIA si impegna a rispettare i valori di equità e libertà di espressione anche nelle sue pratiche interne.

Perché Reggio Calabria?

Come organizzazione con sede a Reggio Calabria nell'omonima città metropolitana, dove è nata la parola Italia, prima città della magna Grecia, città dei Bronzi di Riace, crocevia delle culture Greca, Romana, Normanna e Araba e Giudaica. 

Tra i primi scritti il trattato tra Atene e Reggio Calabria.

Nel 1450 Johann Gutenberg, il tipografo inventore della stampa a caratteri mobili, stampò la prima Bibbia, con una tiratura di 180 copie: un primato. Il secondo primato, però, spetta a Reggio Calabria.

Effettivamente a Reggio Calabria fu impiantata una tipografia, la seconda nel Regno di Napoli, fin dal 1475, da Abraham ben Garton, che, in quell'anno, vi stampò il Pentateuco in ebraico, prima stampa di un libro in caratteri israelitici non solo in Italia, ma in tutto il mondo. 

Facciamo un salto in avanti di vent'anni e arriviamo a Reggio Calabria, quartiere della Giudecca, la zona a residenza ebraica della città: qui si trovava la bottega da tipografo di Avrhaham ben Garton che stampò, nel 1475, la prima Bibbia in ebraico edita con data certa". 

Città che ha dato i natali a grandi comunicatori e giornalisti come Luciano Rispoli, giornalista dai modi gentili e dalle fantastiche capacità comunicative, al quale dedichiamo Immemòriam l'Associazione. Ma anche di altri ancora vivi o che ci hanno già lasciato come: Anna La Rosa, Antonino Fava, Giuseppe Smorto, Marco Maisano, Mario Castellacci, Sabina Stilo, Domenico Campana, Marina Ripa di Meana, Mario Maffucci, Mario Gherarducci, Mimmo Càndito, Michele Cucuzza, Lella Golfo, Giovanni Attilio Ciraolo, Luigi Malafarina, Corrado Alvaro, Francesco Perri, Fortunato SeminaraClelia Romano Pellicano, anche conosciuta con lo pseudonimo di Jane Grey,  Adele Cambria, Mario Castellacci, Pasquino Crupi, Enzo Iacopino, Domenico Logozzo, Silvia Mauro, Vincenzo Mollica, Domenico Morace, Giuseppe Nava, Anthony Nicaso, Walter Pedullà, Tonino Raffa, Roberto Raschillà, Agostino Saccà, Dino Sorgonà, Lucio e Rosario Villari, Francesco Votano, Agostino Zappia, tra i tanti, senza contare i parenti stretti, come la mamma di Barbara D'Urso, o il papà di Emilio Colombo ex Ministro, più volte Presidente del consiglio e Presidente del Parlamento Europeo, il papà di Enrico Mentana l'indimenticabile "Frame".

Città metropolitana quella di Reggio Calabria, che ha anche dato i natali a Umberto Boccioni, Andrea Nicola Calipari, Giovanni Maria Versace detto Gianni, Vincenzo Cannizzaro, Glauco, Pythagoras di RhegionLearco di Reggio, Aurelio Romeo, Domenico Salazar, Tommaso di Terreti, Francesco Crucitti, Nicola Gratteri, Mia Martini, Loredana BertèMino Reitano tra i molti personaggi famosi di questa terra,

Gia aspira a costruire un ambiente di lavoro diversificato e a promuovere un ambiente inclusivo e accogliente. In quanto organizzazione Nazionale che si rivolge anche internazionalmente, permettendo l'iscrizione a stranieri che amano il nostro paese, ci sforzeremo di far sì che i nostri associati siano rappresentativi della comunità locale, nazionale e internazionale di cui ci occupiamo e di dotarla delle opportunità e delle risorse di cui ha bisogno per avere successo. Assieme a organizzazioni nazionali e internazionali promuoveremo la libertà di stampa in tutto il mondo e difenderemo il diritto dei giornalisti di riportare le notizie in modo sicuro e senza timore di rappresaglie, da parte di nessuno, qualsiasi organo o Stato rappresenti. GIA in associazione con organizzazioni internazionali protegge il libero flusso di notizie e di informazioni, contro qualsiasi censura mediatica.

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